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Alla Fondazione Busi è tempo di vendemmia

E dopo la pigiatura ecco per tutti il famoso “sugo d’uva”

 

Fuori arriva l’autunno con i suoi colori e i suoi dolci profumi, i tempi cambiano ma la natura non lo sa e va dritta per la sua strada. Non si può quindi fare a meno di alcune tradizioni così, non potendo uscire, è la vendemmia che chiede permesso e bussa alla casa dei residenti della Fondazione Busi. Mercoledì 27 settembre di buon mattino si sono messi subito all’opera 14 ospiti che con i loro camici e guanti, “a mano” hanno pigiato 3 cassette di uva nera. Tutti attorno ad un tavolo hanno rievocato i ricordi legati a questo momento che ha unito generazioni con risate e canti. Proprio per l’occasione canti popolari hanno risuonato negli ambienti facendo cantare tutti i partecipanti. Tutti ricordano che da piccoli venivano “buttati” nei tini a piedi nudi per questo momento di festa.  Al termine della pigiatura, il prezioso mosto è stato portato nelle cucine della struttura per la cottura. Dopo varie ricerche in internet per confrontare le ricette, ecco che la soluzione era davanti agli occhi di tutti: Palmira ha detto “un cucchiaio di farina per ogni bicchiere di mosto e senza zucchero perché è già dolce”. E così sia Palmira, grazie. I litri pigiati alla fine saranno 23 e produrranno più di 200 porzioni per deliziare tutti i residenti, e non solo. Un altro momento magico, il primo autunnale, che accende i ricordi e le sue tradizioni con i suoi colori e i suoi dolci profumi.

Dopo il Duomo un’altra visita culturale per la Fondazione Busi

Martedì 19 settembre 2023 altra uscita culturale sul territorio, per gli ospiti della Fondazione Busi. Esattamente due mesi dopo la visita in Duomo di mercoledì 19 luglio un gruppo di ospiti, operatori e parenti si è recata presso la Chiesa di S.Francesco. Tra gli accompagnatori anche Don Claudio Rubagotti, grande conoscitore della vita parrocchiale che ha illustrato la storia della Chiesa. Costruita nel 1300 a fianco di un convento grazie ad un cospicuo patrimonio assunse rilevante importanza tanto da essere abbellita e diventare la più dotata della città. Destinata alla demolizione dopo la soppressione dell’ordine monastico imposto dai francesi e piemontesi venne riscattata dalla parrocchia. Requisita per motivi militari nel 1916 divenne magazzino agricolo per molto tempo. Gli ospiti infatti ricordano nei racconti ancora questa destinazione. Nel 1919 un dubbio incendio la distrusse quasi totalmente. Iniziata la ricostruzione nel 1925, con l’intenzione di trasformarla in un Sacrario per i Caduti. Venne riorientata su via Cavour. Dopo una lunga sospensione dei lavori vide la fine solo nel 1985 grazie ad un lascito di un concittadino. All’interno un bel bassorilievo in terracotta e un Cristo velato in marmo, pare ritrovato nelle acque del Po. Apprezzata molto dagli ospiti e dai parenti questa altra visita guidata curata da don Claudio sempre molto disponibile a coinvolgere menti e cuori con il suo sorriso. 

Gita culturale per la Fondazione Busi al Duomo di Casalmaggiore.

Tanti ospiti e parenti hanno potuto conoscere meglio questo gioiello cittadino.

 

Un lungo serpentone di venti ospiti con rispettivi figli e nipoti, mercoledì 19 luglio, ha preso la strada della cultura a due passi o nello specifico, a qualche giro di ruota, dalla Fondazione Busi, visitando il duomo di Casalmaggiore. Sulla soglia ad attenderli don Claudio Rubagotti, per la precisione abate.

Partendo dall’ingresso ha iniziato raccontando la storia della struttura e della sua edificazione in un periodo florido in quel tempo, così ricco da ospitare il futuro vescovo della diocesi di Casalmaggiore che a causa di sconvolgimenti politici purtroppo non vide mai la luce. Per questo motivo, per colmare questo vuoto venne sostituito poi, appunto da un abate.

Le dimensioni notevoli della struttura racchiudono tantissime sculture e opere di pregevole fattura.

Grande sorpresa tra gli ospiti nel visitare la sagrestia che custodisce all’interno, salendo una scalinata, un’altra sagrestia più grande dedicata dell’abate stesso, a motivare l’importanza del suo ruolo all’interno dell’edificio.

Stupore e meraviglia per tanti ospiti e parenti che per una vita hanno frequentato la chiesa ma che mai hanno avuto la fortuna e il piacere di assistere ad una visita culturale così precisa, appassionata e curata. Questo ha stimolato la richiesta di altre occasioni simili e un altro appuntamento culturale nella bellissima chiesa a due passi, o meglio a qualche giro di ruota, dalla Fondazione Busi.

Il prossimo appuntamento aperto anche a tutti i famigliari, sarà alle 9.30 di venerdì 28 luglio con gelato e la musica de “I giorni cantati” nel grande giardino interno.

Piccoli Madonnari alla Fondazione Busi

Nuova iniziativa insieme all’Oratorio “Maffei” di Casalmaggiore

Dopo il vero pellegrinaggio al santuario della Fontana ecco un’altra assoluta novità. Martedì 13 giugno infatti si è svolta la prima edizione della Gara dei Gessetti della Fondazione Busi. Partecipanti i bambini del Grest dell’oratorio “Maffei” di Casalmaggiore. Capitanati da Don Arrigo e dagli animatori, circa 50 piccoli madonnari si sono espressi in tutta la loro creatività sul piazzale della Fondazione attrezzato per ospitare l’evento. Ingranaggio fondamentale dell’organizzazione, gli ospiti: da una parte i rappresentanti di 11 colori che con agreste cappello in paglia cromaticamente abbinato ai gessetti in loro possesso, hanno consegnato ai bambini il materiale adeguato per svolgere al meglio l’attività, dall’altra parte del piazzale, con tanto di solenne fascia gialla, i giurati, che al termine dei 30 minuti assegnati per la realizzazione dei lavori, hanno decretato i vincitori. Il tema del disegno, riprendendo quello del Grest 2023 è stato “I CARE, che cosa mi sta a cuore?”. Al suono della campanella della presidente della giuria tutti sono scattati a ricercare i colori più adatti per rappresentare il loro pensiero.

Dopo i balli dei bambini sulle musiche del Grest che hanno intrattenuto gli ospiti durante le votazione, sono saliti sul podio: Alyson medaglia di bronzo, che ha disegnato “Io e mio fratello”, Michelle medaglia d’argento che ha rappresentato “Aiutare” e primo classificato Ivan che ha disegnato “Mamma” che secondo la giuria del Busi ha identificato perfettamente lo spirito della gara.

Al termine della mattinata, per salutare e ringraziare i bambini per questa bellissima giornata che ha portato in Fondazione allegria e sicuramente colore, gli ospiti hanno consegnato ad ognuno di loro una matita con sopra attaccata una “bomba di semi” da piantare per insegnare ai bambini a prendersi cura di qualcosa, partendo da un semplice fiore.

Prossimo appuntamento per venerdì 30 giugno per la seconda giornata tutta da colorare.

I bambini del Marconi cantano per il Busi

Lunedì 5 giugno tutte le quinte in visita agli ospiti della Fondazione

Lunedì 5 giugno tutti i bambini delle classi quinte della scuola primaria Marconi di Casalmaggiore, sotto una pioggerellina che non li ha di certo fermati, hanno raggiunto a piedi la Fondazione Busi per salutare gli ospiti della struttura.

In dono le loro voci che hanno cantato per gli ospiti l’Inno di Mameli, “Nel blu dipinto di blu” di Modugno scritta anche su cartellone e “Con una semplice canzone” preparati con cura dalla maestra Gallo e dalle altre docenti.

Gli ospiti li hanno accolti con una sorpresa, proponendo loro di giocare ad un famoso gioco televisivo dei loro tempi, “Il Musichiere”. Celebre programma televisivo italiano andato in onda sul Programma Nazionale il sabato sera per 90 puntate, dal 7 dicembre 1957 al 7 maggio 1960. I concorrenti, seduti su una sedia a dondolo, dovevano ascoltare l’attacco di un brano musicale e una volta riconosciuto, dovevano precipitarsi a suonare una campanella per dare la propria risposta, accumulando gettoni d’oro per il montepremi finale.

Il Salone Marinai d’Italia si è trasformato così nel famoso Studio Uno di via Teulada in Roma e la chitarra suonata degli animatori ha quindi iniziato a risuonare l’inizio di famose canzoni cantate dagli anziani mentre i piccoli concorrenti, divisi in squadre, dovevano pescare da un cestino i titoli corretti e correre verso due ospiti che reggevano una campanella. In premio un prezioso bicchiere di aranciata.

E così giornata di grande euforia per tutti in questo incontro intergenerazionale che ha trasmesso divertimento per tutte le età.

Il prossimo appuntamento è per martedì 13 giugno alle ore 10 dove gli ospiti e il piazzale della Fondazione ospiteranno la gara dei gessetti del Grest della Parrocchia di Casalmaggiore.

Pellegrinaggio al Santuario della Fontana per gli ospiti del Busi

Bella novità per gli anziani ospiti della Fondazione.

 

Vero pellegrinaggio al Santuario Beata Vergine della Fontana per gli ospiti della Fondazione Conte Carlo Busi martedì 30 maggio. Vero perché alle ore 9.30 è infatti partita una “carovana” composta da carrozzine, educatori, infermiera, fisioterapisti, ausiliaria e famigliari per il tradizionale appuntamento di maggio che da molto tempo mancava. Il passo in più rispetto al solito è stato quello di percorrere il tragitto di 2 km dalla Fondazione al santuario non più con i pulmini ma appunto a piedi. Presenza d’eccezione don Claudio Rubagotti che ha guidato il rosario in testa al gruppo e il cane Otto che chiudeva l’allegro corteo.

Un percorso studiato tra le vie del centro e sostenuto anche dalla polizia locale di Casalmaggiore che ha garantito la sicurezza negli attraversamenti più pericolosi.

Padre Francesco ha accolto i fedeli prima della messa e poi tutti a tavola con il pranzo preparato dal servizio cucina della Fondazione, portato dai volontari e consumato nei locali messi a disposizione del santuario.

Verso le 14.30 tutti in partenza per il ritorno con i rispettivi cappelli di paglia colorati per proteggersi dal sole e per raccontare in struttura una giornata da ricordare.

Il prossimo appuntamento in programma è il concerto della Società Musicale Estudiantina presso il cortile interno della Fondazione Busi per la Festa della Repubblica del 2 giugno. E’ invitata tutta la cittadinanza con l’obbligo di accesso con mascherina FFP2 come da disposizione sanitaria vigente.

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