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Tombola d’Estate alla Fondazione
Busi con una simpaticissima visita

Tavoli, sedie, sole, un ombrellone di una famosa marca di gelati e tanta compagnia. Così si è svolta martedì 6 agosto la “Tombola d’Estate” alla Fondazione Busi.

Il giardino ha accolto più di 80 residenti e familiari che si sono seduti in compagnia per vincere i premi che consistevano in buoni omaggio da consumare al Bar Sofia della struttura.

Silvia la barista, ha accolto gli ospiti regalando una piccola brioche che ha accompagnato con dolcezza questa bella iniziativa all’aperto suscitando molti consensi. E la prova che nel giardino della Fondazione si sta evidentemente molto bene l’ha confermata qualche giorno fa il ritrovamento di un bel riccio, chiamato da tutti “respunslèn”, che è diventato la mascotte della giornata fino ad essere coccolato con grande attenzione da tutti, ospiti e personale.

Poi Bruno, un famigliare che ogni giorno frequenta la Fondazione, lo ha portato in un luogo più sicuro dove possa fare il “riccio” con maggiore libertà.

Seconda edizione “Piccoli Madonnari” al Busi Folla incredibile e tanto colore nel piazzale della Fondazione

Potrebbe essere il sequel del cartone animato della Disney “La carica dei 101”…ma con qualcuno in più. Sono stati infatti 110 i bambini e ragazzi che nella mattinata di lunedì 17 giugno si sono spostati dall’oratorio di Casalmaggiore nella vicina Fondazione Busi.

Si è svolta infatti la seconda edizione dei Piccoli Madonnari, gara dei gessetti estiva che si svolge nel piazzale della Fondazione al fine di regalare una giornata di gioia e freschezza.

Gli ospiti hanno fatto parte integrante dell’organizzazione distribuendo gessi colorati e componendo la giuria che ha decretato i migliori tre.

Il tema di quest’anno del Grest è VIA VAI, il cammino, infatti, costituisce uno dei paradigmi più utilizzati per narrare l’esperienza umana: la vita dell’uomo è sempre cammino attraverso la realtà dentro la quale tutto capita, scopriamo e sopportiamo, progettiamo e realizziamo, spinti da qualcosa, in compagnia di altri.

Terzo classificato è stato Pietro, che ha disegnato una passeggiata in mezzo alla natura. Secondo classificato Davide, che ha disegnato il percorso che porta al paradiso, al purgatorio e all’inferno. Primo classificato Mattia, che ha disegnato il percorso che porta da casa sua all’oratorio. Segnalato il disegno delle animatrici Vero e Aghi.

Oltre ad essere tutti ottimi artisti hanno dimostrato di essere anche ottimi ballerini con un bellissimo balletto finale curato dagli animatori e animatrici.

E infatti il ringraziamento va a loro, insieme a Don Arrigo, che insieme si impegnano ogni giorno per cercare di creare qualcosa di buono per i bambini e i ragazzi della comunità casalasca e per aver portato colore e gioia non solo su di un piazzale ma sicuramente negli occhi e nel cuore degli anziani che per un anno hanno atteso questo momento. Grazie ancora a tutti voi, vi aspettiamo il prossimo anno.

Prima gita culturale del 2024 alla Fondazione Busi

Prima tappa il vicino Palazzo Abbaziale

E’ stato un viaggio meraviglioso a fianco del Duomo e della Fondazione quello vissuto giovedì 13 giugno dagli ospiti della Fondazione Busi.

In accordo col sempre disponibile e impeccabile guida Don Claudio Rubagotti, capofila del recupero del Palazzo Abbaziale, si è svolto questo percorso nell’arte locale. Accompagnati dai famigliari, volontari ed educatori, tanti ospiti insieme ai ragazzi della Comunità “I Girasoli”, sono stati accolti nei bellissimi saloni dell’oratorio, primo antipasto di una cena culturale raffinata. Il palazzo Abbaziale è una sontuosa struttura degli inizi del XVIII secolo e fu fatto erigere dall’Arciprete Fantini. La costruzione si caratterizza per diversi ambienti a piano terra e l’appartamento privato dell’Abate, titolo riservato al parroco di Santo Stefano da papa Pio VI, al primo piano, al quale si accede attraverso un solenne scalone. Il Palazzo fu abitato fino agli anni cinquanta del XX secolo quando, dopo la costruzione della nuova Casa Abbaziale da parte di Monsignor Luigi Brioni, divenne sede dell’Oratorio Maffei. Dopo anni di abbandono il complesso è stato oggetto di una importante ristrutturazione da parte di don Alberto Franzini e da don Cesare Nisoli. A partire dal 2022 è stato avviato il restauro pittorico di quella che era l’abitazione dell’Abate con la scoperta felice di decorazioni barocche e neoclassiche. In questi mesi è in corso il recupero dell’ultima stanza, caratterizzata dalla composizione di finti marmi dal colore rosaceo. Sempre al primo piano è conservata la preziosa Biblioteca che custodisce testi dal XV al XIX secolo, ordinata e catalogata dal Dottor Cirani e dai suoi collaboratori. Si conclude inebriati dal profumo di questi libri, il viaggio all’interno di uno scrigno prezioso ma aperto a tutti, reso ancora più ricco dalla visita di altri gioielli della comunità, i nostri anziani. Nei corsi e ricorsi storici della vita vogliamo immaginare che qualche splendido volto dipinto che ora ha finalmente ritrovato la luce, abbia riconosciuto qualche anziano che da piccolo correva nelle camere di questa struttura riempiendo l’aria di urla di gioia, sicuramente oggi con qualche ruga in più, solchi di una vita di emozioni ma in questo caso segno di un bel sorriso di due persone che dopo anni possono finalmente rivedersi.

 

Per informazioni riguardo le visite guidate contattare Don Claudio Rubagotti tramite telefono al 3452152338 o tramite mail a rubagottidonclaudio@gmail.com

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