Trae la sua origine per espressa volont� del Conte Carlo Busi, che con testamento olografo del 31 dicembre 1898 e successivi codicilli, pubblicato il 23 settembre 1899, in atti del notaio dott. Somenzi di Casalmaggiore affinch� istituisse, nel palazzo avito, un ospizio autonomo di mendicit� sotto il titolo "Fondazione Pia Conte Carlo Busi". Essa aveva per scopo di ricoverare e mantenere i poveri inabili al lavoro e i vecchi senza famiglia di ambo i sessi che mancassero di mezzi propri e di parenti tenuti per legge al loro mantenimento e che non potessero trovare ricovero in altri istituti di assistenza e beneficenza.
Con decreto del Prefetto di Cremona del 26 marzo 1900 si autorizzava la Congregazione di Carit� ad accettare l'eredit� del Conte Carlo Busi fu Conte Antonio.
La stessa congregazione deliberava, nell'aprile 1900, di costituire in ente morale la Fondazione Busi e di dotarla, il 28 ottobre 1901, di un proprio statuto organico, entrambi costituiti ed approvati con R.D. del 7 settembre 1902. Essa aveva sede nel palazzo Busi in Casalmaggiore ed era amministrata e diretta dalla Congregazione di Carità in virtù della Legge del 17 luglio 1890, sulle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza.
I requisiti di ammissione erano:
- età non inferiore ad anni 16;
- provata miserabilità ed impotenza ad un lavoro atto a procurare il proprio sostentamento e mancanza di parenti obbligati per legge al mantenimento;
- essere nati e domiciliati nel comune o avervi dimora da almeno cinque anni;
- essere immuni da malattie contagiose o pericolose a sé e ad altri;
- non poter essere accolti presso altri benefici istituti.
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testamento olografo
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Altre disposizioni particolari riguardavano i mendicanti.
L'assistenza ai ricoverati nell'Istituto, doveva essere affidata alle Suore di Carità per espressa volontà del testatore.
In virtù delle leggi del 17 luglio 1890 n° 6972 e 18 luglio 1904 n° 390 nonché dei relativi regolamenti e su proposte della locale Congregazione di Carità furono unificati in un unico ente "L'Ospizio di Mendicità Conte Carlo Busi" e la "Pia Casa di Ricovero" che assunse la denominazione di "Ospizio di Mendicità Conte Carlo Busi".
Tale fusione venne approvata con R.D. del 7 maggio 1922 con il quale si approvava anche lo statuto organico della nuova Istituzione. |
Gli scopi rimasero gli stessi e ad essi si provvedeva per il tramite dei patrimoni delle istituzioni test� unificate; con l'eventuale profitto del lavoro dei ricoverati; con il contributo del comune per quanto di competenza e con le rendite dei ricoverati a pagamento.
Una rigorosa separazione veniva osservata per i ricoverati di diverso sesso ed et�, nessun credo religioso poteva essere imposto ai ricoverati, ognuno di essi all'occorrenza poteva farsi assistere dal ministro del culto a cui apparteneva.
I ricoverati venivano dimessi quando cessava di esistere lo stato di necessit� ed erano espulsi anche per cattiva condotta morale.
Non potevano essere ricoverate le persone affette da malattie mentali o contagiose. L'amministrazione e la direzione rimasero di competenza della locale Congregazione di Carit�, cos� pure l'assistenza dei ricoverati che rimase affidata alle Suore di Carit�.
Con la soppressione della Congregazione di Carit� (1937) l'amministrazione e la direzione dell'Ospizio di Mendicit� venne espletata dall'Ente Comunale di Assistenza, per poi esserne estrapolato, con R.D. del 16 marzo 1939, e confluire nelle Opere Pie Decentrate di Casalmaggiore.
Nel 1999 l'Ospizio di Mendicit�, rimanendo sotto la gestione delle Opere Pie Decentrate, cambia la propria denominazione in "Istituto Geriatrico Conte C. Busi".
IL 1� aprile 2004, in seguito alla Legge Regionale n.1 del 13/02/2003 in materia di riordino delle IPAB, l'Istituto Geriatrico viene fuso con gli Orfanatrofi Riuniti e trasformato in FONDAZIONE ONLUS di diritto privato, con Delibera della Giunta Regionale n. 16884 del 26 marzo 2004.